Il Gruppo TESYA, in collaborazione con AstraRicerche, ha recentemente condotto una ricerca nella gran parte dei Paesi in cui opera – Portogallo, Spagna, Italia, Slovenia e Croazia – con l’obiettivo di indagare il sentiment nei confronti dell’Intelligenza Artificiale.
Il campione rappresentativo (4.030) ha condiviso le proprie opinioni e idee su una delle tecnologie maggiormente disruptive che, ultimamente, è diventata protagonista del dibattito pubblico.
Ad emergere, è un leggero timore nei confronti di questa tecnologia: infatti, 1 persona su 3 (31%) manifesta inquietudine e ritiene che l’AI causerà dei danni (31% Italia, 30% Portogallo, 31% Spagna, 32% Slovenia e 35% Croazia). Un sentimento perfettamente lecito dato che, come la storia insegna, ogni grande rivoluzione tecnologica porta con sé un mix di entusiasmo e apprensione, e l’AI non fa eccezione.
Analizzando, invece, l’applicazione all’ambito lavorativo si evince che il campione di auspica un uso corretto dell’AI con effetti positivi. Tra questi:
- AI e uso etico. Tra i desiderata, una maggiore sicurezza sul lavoro: per il 56% del campione (59% Italia, 50% Portogallo, 54% Spagna, 38% Slovenia, 52% Croazia), l’AI renderà più sicuro lo svolgimento di alcune attività manuali perché sarà in grado di prevenire rischi, fermare operazioni pericolose, salvaguardare la salute di operai e affini;
- L’AI: vero abilitatore di un più equilibrato work life balance? Il 39%degli intervistati si dimostra ottimista: il tempo guadagnato potrebbe essere destinato alla vita privata dei lavoratori (44% Italia, 35% Portogallo, 36% Spagna, 35% Slovenia, 24% Croazia).
Lino Tedeschi, Presidente e CEO del Gruppo TESYA, commenta: “Nella nostra visione, l’Intelligenza Artificiale deve fungere da catalizzatore per aumentare la produttività aziendale e generare occupazione di qualità, consentendo alle persone di effettuare mansioni a maggior valore aggiunto. Sosteniamo fermamente che l’AI debba essere impiegata con etica, “intelligenza” e coscienza e che l’adozione delle nuove tecnologie debba non solo migliorare l’efficienza operativa, ma anche promuovere e rafforzare la sicurezza sul posto di lavoro. E, su questo ultimo punto, stiamo concentrando il nostro impegno. Le innovazioni digitali promosse da CGT, ad esempio, hanno significativamente migliorato e continueranno a migliorare la sicurezza degli operatori in cantiere. Le applicazioni di soluzioni di automazione industriale e di robotica nella logistica condotte da CLS possono, invece, ridurre sensibilmente i rischi per gli addetti alla movimentazione dei materiali in fabbrica o in altri luoghi di produzione”.